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Lettere di Compliance su Spesometro e Dati Fatture: Settembre sarà mese caldo

lentepubblica.it • 6 Settembre 2018

lettere-di-compliance-spesometro-dati-fatture-settembreLettere di Compliance su Spesometro e Dati Fatture: Settembre sarà un mese molto caldo, in arrivo una valanga di alert fiscali.


A settembre in arrivo le lettere di compliance su spesometro e dati fatture. Si tratta della prima volta che gli alert bonari dell’Agenzia delle entrate utilizzano le anomalie riscontrate a seguito dell’adempimento per l’anno di imposta 2016 (nel caso dello spesometro) e per l’anno di imposta 2017 dei dati fattura per persuadere i contribuenti a regolarizzare le anomalie attraverso l’iter del ravvedimento.

 

Il Direttore uscente dell’Agenzia delle Entrate, Mario Ruffini, ha annunciato che circa 380 mila alert bonari saranno recapitati alle persone fisiche che per l’anno di imposta 2014 non hanno dichiarato redditi relativi ad una o più categorie; mentre, per il mese di novembre, è attesa la trasmissione di alert ai contribuenti titolari di più certificazioni uniche, relativi al mancato adempimento della Cu per l’anno di imposta 2017.

 

Lo stesso Ruffini ha ribadito nel suo documento di fine mandato come “al fine di facilitare gli adempimenti dei contribuenti e l’interazione con l’Agenzia è stata potenziata l’attività di assistenza presso gli uffici territoriali e quella telefonica tramite i Centri di assistenza multicanale, nonché il servizio online Cassetto fiscale, in cui il contribuente trova tutti i chiarimenti relativi alla lettera ricevuta, nonché la dichiarazione integrativa precompilata o un prospetto ‘precompilato’ di ausilio alla compilazione della dichiarazione integrativa, per perfezionare il ravvedimento operoso nel caso in cui ritenga fondata la segnalazione dell’Agenzia; in caso contrario, il contribuente potrà fornire le informazioni necessarie a giustificare, totalmente o anche solo parzialmente, l’anomalia riscontrata”.

 

Lettere di Compliance per Spesometro e dati fatture a Settembre

 

Dal mese in corso, infine, invii mirati per spesometro e comunicazioni dati delle fatture. Il consuntivo di entrate dalle attività di compliance è riportato fermo ai primi sei mesi del 2018. L’incasso dei primi sei mesi 2018 è a quota 700 mln mentre con riferimento allo stesso periodo nel 2017 si era registrato un consuntivo pari a 200 mln di euro . Nel 2018 saranno inviate 1,2 mln di lettere di compliance in leggero calo rispetto al 2017 quando ne furono spedite 1,5 mln.

 

L’invio delle lettere di compliance non riguarderà soltanto i titolari di partita IVA ma anche i lavoratori dipendenti che, benché titolari di più CU relative al 2017, hanno omesso l’invio della dichiarazione dei redditi 2018.

Perché una lettera di compliance?

 

Da qualche anno, l’Agenzia delle entrate ha messo in atto nuove forme di dialogo e di collaborazione con i contribuenti con l’obiettivo di promuovere l’adempimento spontaneo degli obblighi tributari. Tra le iniziative avviate, quella di predisporre e inviare una comunicazione a chi risulta non abbia compilato correttamente la dichiarazione dei redditi, con l’invito a fare una verifica sulle anomalie rilevate.

 

In questo modo, il destinatario della lettera ha la possibilità di mettersi in regola, evitando che le irregolarità riscontrate dall’Agenzia diventino il motivo dell’emissione di un avviso di accertamento, o di fornire elementi idonei a giustificarle.

 

In sintesi, le comunicazioni sono inviate quando risulta che un contribuente ha percepito e non dichiarato, o lo ha fatto solo in parte, uno dei seguenti redditi:

 

 

•   redditi di lavoro dipendente o di pensione
•   assegni periodici corrisposti dal coniuge separato o divorziato
•   redditi derivanti da contratti di locazione di immobili
•   redditi di partecipazione in società, associazioni fra artisti e professionisti, imprese familiari, aziende coniugali
•   redditi di capitale derivanti da utili corrisposti da società di capitale o enti commerciali
•   altri redditi (redditi d’impresa derivanti da plusvalenze e sopravvenienze attive, redditi di lavoro autonomo, redditi diversi).

 

Le lettere arrivano per posta ordinaria ovvero per posta elettronica certificata, ai contribuenti che l’hanno attivata. Se registrato ai servizi telematici dell’Agenzia delle Entrate, il destinatario può reperire la lettera ricevuta all’interno della sezione “L’Agenzia scrive” del proprio Cassetto fiscale, nel quale potrà anche consultare un prospetto informativo contenente il dettaglio delle anomalie riscontrate nella dichiarazione dei redditi.

Fonte: articolo di redazione lentepubblica.it
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